Il Corriere di Leschenault
La spiaggia posta all'estremo occidente della penisola di Bibione, nota anche come Punta Cappalonga, è un area naturalisticamente molto preziosa e interessante. Noi la conosciamo molto bene, perchè è proprio li'che abbiamo mosso i primi passi a osservare il Fratino diversi anni fa. In quel posto si è concretizzata la nostra collaborazione con il progetto LIFE REDUNE, che in quell'area ha svolto un lavoro di ripristino meraviglioso. Sempre li' abbiamo imparato a conoscere gli insetti tipici delle dune, osservato uccelli come gli Zigoli delle nevi, i Fanelli e molti altri. Possiamo affermare vi sia presente uno degli Ammofileti più belli e ben conservati del bacino Mediterraneo. La pressione antropica ovviamente, come in tutte le spiagge c'è, ma il concessionario di questa zona, la Bibione Mare, negli anni ha sempre avuto una encomiabile attenzione per questi ambienti naturali, che continuano a splendere e regalare dei tesori.
E' in questo luogo magico che nei primi giorni di Marzo, Giacomo Guidotti, per primo, annota la più interessante osservazione dell'anno del Nord-Est Italia e non solo, ovvero il Corriere di Leschenault. Da li a poco si scatenerà una ressa di fotografi, ornitologi e naturalisti, che da tutto il nord Italia si fionderanno alla ricerca del piccolo trampoliere. La passione, e si capisce, è tanta, ma ovviamente un po' di inevitabile disturbo si crea, soprattutto da coloro che più che altro cercano lo scatto da copertina e non la soddisfazione di una rara osservazione.
Ma chi è questo Corriere dallo strano nome e perchè è una osservazione così interessante?
Beh, partiamo dal dire che in Italia è stato osservato meno di una decina di volte in maniera accertata. Il Corriere di Leschenault (Charadrius leschenaultii) è considerata una specie cosmopolita che frequenta nel periodo non riproduttivo il Mediterraneo Sud Orientale, Mar Rosso e Golfo Persico, mentre l'areale riproduttivo, sono le zone semidesertiche con spianate aperte e poca vegetazione, purchè vi sia presente dell'acqua, di Turchia, Afganistan, Azerbaigian, Siria, Giordania e Armenia.
La specie è inserita nell'allegato II del protocollo SPA/BIO della convenzione di Barcellona e nell'allegato II della convenzione di Berna. Lista rossa IUCN (2012), stato di conservazione "Least Concern" . [www.isprambiente.gov.it]
Caratteristiche: Si presenta, visibilmente più grosso del Corriere grosso, più "Pivieresco" corpo snello e allungato, zampe molto più lunghe, soprattutto la tibia, becco più massiccio e lungo. Assomiglia in tutti i piumaggi al Corriere mongolo, che è però più snello posteriormente, corpo più allungato, collo più snello e lungo, zampe in media più chiare e più giallastre o verdastre.
Sessi visibilmente diversi in piumaggio riproduttivo, la femmina ha colori più smorti e slavati.
Variabilità la ssp. columbinus, nidificante in Turchia e Medio Oriente, ha becco più corto e meno massiccio della specie nominale, banda pettorale rossiccia più ampia, estesa agli alti fianchi e spesso tinte arancio-fulve anche slavate su parti superiori. La ssp. crassirostris, del Mar Caspio, simile ma con becco più pesante e lungo. La ssp. nominale dell'est Asiatico ha banda pettorale più stretta e di un colore più intenso.
Voce Ha un trillante "trrr" spesso velocemente ripetuto due o tre volte di seguito, la quale ricorda il Voltapietre o il Piovanello comune.
[Guida agli uccelli d'Europa, Nord Africa e Vicino Oriente Lars Svensson]
La nostra osservazione con questo Corriere, si è svolta la mattina dell' 8 marzo 2023, era alimentazione, sulla battigia in una zona verde di alghe spiaggiate. Si è mostrato confidente in "compagnia" di quattro Fratini (due maschi e due femmine). Ci siamo tenuti ben lontani e fino a che un ignaro passante indaffarato nella sua passeggiata lo ha disturbato, lui e la pattuglia di Fratini hanno continuato ad alimentarsi. Sono poi volati più a est, probabilmente in una zona della battigia dove erano presenti altri tre Fratini. Siamo riusciti ad ammirarlo per qualche minuto a cannocchiale e a scattare qualche foto documentativa.
Ci piace pensare che il suo accidentale passaggio in terra Veneta, non sia però casuale nella scelta del luogo, un luogo meraviglioso e ben conservato dove il fragile equilibrio tra uomo e natura, sembra ancora reggersi su un delicato reciproco rispetto.
Di seguito alcuni link di osservazioni del Corriere di leschenault
Testo e Foto di Giosuè Cuccurullo, Foce del Tagliamento O.D.V.